sabato 2 gennaio 2016

La letteratura greca invade il blog: la scomponibilità dentro l'Iliade

Il vide, il riconobbe da corsier veloci strascinato davanti alla cittade verso le navi indegnamente. Oscura notte i rai le coperse, ed ella cadde all'indietro svenuta. Si scomposero i leggiadri del capo adornamenti e nastri e bende e l'intrecciata mitra e la rete ed il vel che dielle in dono l'aurea Venere il dì che dalle case d'Eezïòne Ettòr la si condusse di molti doni nuzïali ornata.
Questo è il passo scelto per descrivere la scomponibilità all'interno dell'Iliade di Omero, con traduzione di Vincenzo Monti. Ettore, eroe dei Troiani, viene ucciso da Achille, altro protagonista del poema ma eroe degli Achei. Consapevole del suo destino, Andromaca ha più volte spronato il marito, ormai deceduto, a non andare incontro alla morte. Il passo descrive tutto il suo dolore (tantochè sviene) durante l'oltraggio del corpo di Ettore da parte di Achille e degli Achei. E qui si fa riferimento agli ornamenti del capo che dal dolore si scompongono.


Qui il link per leggere tutto il ventiduesimo libro da dove è stato estratto il passo: https://it.wikisource.org/wiki/Iliade/Libro_XXII, probabilmente il passo più commovente e struggente dell'intero poema epico.

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